Attività combinatorie

A partire dal Tristano di Nanni Balestrini

ICARE – International Center for Art Economics

con il contributo di
LISaV – Laboratorio Internazionale di Semiotica a Venezia
Dottorato in Scienze del Design – IUAV
Università IULM di Milano

con il patrocinio di
AISS – Associazione Italiana di Studi Semiotici

IUAV – Sede di Palazzo Badoer – San Polo 2468
Scuola dei Calegheri – San Polo 2857
Venezia

16 – 17 Maggio 2008

La combinatoria è quel settore della matematica che studia insiemi finiti di oggetti semplici al fine di comprendere quali e quante configurazioni possono emergere dalla combinazione, s-combinazione e ri-combinazione di elementi di varia natura.
Applicate agli ambiti più diversi, da giochi come gli scacchi o le carte alla logistica, le regole combinatorie sono alla base anche di una serie di ricerche estetiche, in cui si assume che l’originalità e la creatività sono il risultato della felice gestione di una combinatoria.
Nonostante si possa affermare che l’attività combinatoria sia alla base di qualunque creazione estetica, sono state le avanguardie ad adottarla come esplicita procedura per la creazione di opere visive, musicali o letterarie.
Per quanto riguarda la letteratura, tra gli autori e i movimenti che di recente hanno adottato procedure combinatorie si possono citare Raymond Queneau, l’Oulipo e Italo Calvino.
L’avvento di calcolatori elettronici e la loro crescente potenza combinatoria fanno sì che una serie di ricerche e di opere trovino, oggi, concrete e inedite possibilità di sviluppo. Un primo esperimento di poesia combinatoria – Tape Mark I – implementato in un computer IBM, è stato effettuato già nel 1961 da Nanni Balestrini, il quale nel 1966 crea un romanzo – Tristano – con lo stesso strumento, combinando frammenti testuali. Ne fu pubblicata una sola delle possibili varianti.
Recentemente, grazie allo sviluppo della stampa digitale e di macchine che producono libri dissimili in modo rapido e continuo, si è reso possibile pubblicare tutte le versioni di questo romanzo distribuendone ognuna in copia unica.
Le nuove tecnologie realizzano dunque ciò che le avanguardie avevano anticipato nel corso del Novecento.
Il convegno, grazie alla presenza di esperti di vari campi disciplinari, intende indagare le relazioni tra combinatoria e produzione estetica nei suoi vari risvolti: dalle questioni più prettamente semiotiche relative all’emergere di configurazioni di senso e di valore a quelle relative alla relazione tra arte e tecnica fino a quelle, economiche e sociali, relative al diritto d’autore.

Interverranno:
Alberto Abruzzese (sociologo – Università IULM di Milano)
Giovanni Anceschi (designer e artista – Direttore del Dottorato in Scienze del Design, Università IUAV di Venezia)
Andrea Bobbio (informatico – Università del Piemonte Orientale)
Andrea Cortellessa (critico letterario – Università di Roma 3)
Michele Emmer (matematico – Università di Roma “La Sapienza”)
Paolo Fabbri (semiologo – LISaV e Università IUAV di Venezia)
Milli Graffi (poetessa e critica letteraria – il Verri)
Niva Lorenzini (critica letteraria – Università di Bologna)
Mario Losano (giurista – Università del Piemonte Orientale)
Gianfranco Mossetto (economista – ICARE e Università di Venezia)
Gilda Policastro (poetessa e critica letteraria)
Veniero Rizzardi (storico della musica – Università di Venezia)
Andrea Valle (semiologo – Università di Torino)
Peter Weibel (artista, direttore dello ZKM di Karlsruhe)

Sarà presente Nanni Balestrini

Il convegno si svolgerà:

  • venerdì 16 maggio dalle ore 15 alle ore 19.30 nella sede dello IUAV di Palazzo Badoer
  • sabato 17 maggio dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15 alle ore 18.30 alla Scuola dei Calegheri
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