Alchimie del gusto: avanguardie artistiche e forme di vita

Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
Centro Internazionale di Studi Interculturali di Semiotica e Morfologia (CiSiSM)
Dipartimento di Scienze della Comunicazione

Collegio della Vela
Urbino

Lunedì 9 Luglio 2012 – Ore 15.30
Paolo Fabbri (Roma Luiss, Milano Iulm)
Alchimie del gusto: avanguardie artistiche e forme di vita

La relazione si svolgerà all’interno del Convegno Internazionale Regimi di senso: dietetica e semiotica, promosso dal CiSiSM di Urbino per il 9 e il 10 di luglio e curato da Gianfranco Marrone (Università di Palermo), in collaborazione con il Master “Buono da Pensare. Cultura e comunicazione del gusto” dell’Università di Palermo, l’Università delle Scienze gastronomiche di Pollenzo (Cn) e il Southeast European Center for Semiotic Studies (New Bulgarian University).

Presentazione convegno

Tra i sistemi di senso, quello del cibo (della cucina, della tavola e delle sue maniere) è fra i meno studiati. Eppure ha pari – se non superiore – dignità semiotica di altri, quali la lingua, l’immagine o la spazialità. E, del resto, li incrocia e li sostanzia. Non c’è società che non usi l’alimentazione come riserva di significazione, per parlar di se stessa e del mondo, né si vede come potrebbe essere diversamente. Lo sappiamo da storici e antropologi, sociologi e filosofi. Un po’ meno dai semiologi, che hanno sinora indagato in modo sporadico i modelli culturali e le disposizioni testuali che a partire dal variegato e complesso mondo del cibo si dispiegano e si trasformano. Esistono tuttavia parecchi studi pionieristici in materia (Jakobson, Barthes, Greimas, Floch…), ci sono stati diversi periodi e luoghi in cui la semiotica del cibo è stata portata avanti, sono attivi al momento diversi centri di ricerca su questi temi.
Questo convegno intende fare il punto delle ricerche in corso, riprendendole e rilanciandole in vista di un comune percorso di indagine – anche in dialogo con altre discipline – sulle forme della dietetica intesa come regime di senso, e dunque come linguaggio specifico e discorso sociale, come pratica rituale e forma di vita quotidiana. L’obiettivo è duplice: approfondire lo studio dei sistemi di senso culinario, indagare criticamente su uno dei fenomeni più sensibili nella cultura contemporanea.
Non è un caso infatti se nella società contemporanea l’alimentazione sia diventata un tema centrale dell’agenda politica e morale. Sia al livello ‘macro’ delle grandi problematiche del pianeta, sia a livello ‘micro’ delle forme e delle abitudini quotidiane dei suoi abitanti, sempre più interessati non solo a ciò che mangiano ma anche e sopratutto alle ragioni per cui lo fanno, ai valori ingeriti. Ne sono testimonianza i media, e con essi il proliferare dei libri di cucina, gli ascolti delle trasmissioni gastronomiche, il successo delle manifestazioni culinarie, il prestigio sociale dei cuochi, l’attenzione sempre crescente per le stelle dei ristoranti. Una sorta di compensazione, pensano alcuni, di quella dematerializzazione cui la tecnologia, altra grande dominante della contemporaneità, ci ha pian piano assuefatti.
Ecco allora che le mode alimentari, ancorché rispondere a istanze estetiche, finiscono per investire in profondità il concetto stesso di vita, l’etica così come l’estesia. Naturismo, trash, nouvelle cuisine, fast food, cucina molecolare etc. possono essere intese come altrettante forme di vita, embrioni di strutture in cui si coagula il senso profondo di un’identità e prende le mosse un modo di essere con gli altri e con le cose che ci circondano. Il vegetariano non è solo qualcuno che non mangia carne, è anche una persona che veste in un certo modo, fa determinati discorsi, acquista un certo computer, sceglie una determinata destinazione per le sue vacanze, ritraducendo in ognuno di questi ambiti una forma semiotica che gli proviene dal suo rapporto con il cibo – e viceversa. Affrontare semioticamente l’alimentazione significa andare alle basi profonde del senso, indagare quell’intersezione in cui corpo, testualità e discorsività, intese come dimensioni della significazione, prendono forma.

Per informazioni:

Segreteria CiSiSM
Tel. 0722 305760
Email: semiotica@uniurb.it
semiotica.uniurb.it

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