Fondazione TeatroDue
Parma
Giovedì 29 Marzo 2007
Incontro a cura del semiologo Paolo Fabbri di approfondimento a La folle giornata o il matrimonio di Figaro di P. A. Caron de Beaumarchais, traduzione di Valerio Magrelli, direzione di Claudio Longhi, in scena a Teatro Due dal 31 marzo al 2 aprile ore 21.00.
Il debutto a Teatro Due dello spettacolo La folle giornata o il matrimonio di Figaro di P. A. de Beaumarchais, testo divenuto celeberrimo nella rielaborazione che ne fece Lorenzo Da Ponte per la musica di Mozart, ma censurato e molto controverso nella versione originale di Beaumarchais, offre molti spunti di riflessione sul particolarissimo momento storico che ne vide la nascita e che siamo soliti chiamare “il Secolo dei Lumi”.
Il Settecento è manualisticamente codificato come il secolo del trionfo della ragione, ma è altrettanto vero che coincida anche con uno sprofondamento della ragione verso le tenebre dell’irrazionalità. È sul finale del secolo dei lumi che compaiono le ombre dell’inconscio, è qui che nasce l’Enciclopedia, ma contemporaneamente si acutizza in occidente l’attenzione per la Cabala, da qui prende vita lo Sturm und Drang ed è dai lumi che è nato il Terrore su cui si chiude il secolo.
Questa ed altre riflessioni saranno l’oggetto della conferenza da titolo Illuminismo nero: cabala e spie, che il semiologo Paolo Fabbri terrà giovedì 29 marzo a Teatro Due alle ore 18.00.
“Con l’Illuminismo – dice Fabbri – inizia per la prima volta la questione della costruzione del sé, il grande lavoro del “fare noi stessi”, non già inteso in senso cristiano come interiorizzazione del sé, ma come costruzione di sé comunicata e resa visibile agli altri. Un lavoro in cui la razionalità si applica sulle frontiere della soggettività, sui limiti”.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Si prega di confermare la presenza a:
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