Tre omaggi a Rossini

Il Teatro degli Artisti
Nell’ambito del Rossini Opera Festival
Les Rencontres Rossiniennes 2016

Galleria Franca Mancini
Corso XI Settembre 254
Pesaro

Venerdì 5 Agosto 2016, ore 11.00
Joseph Kosuth / Jannis Kounellis / Michelangelo Pistoletto
Tre omaggi a Rossini

Inaugurazione venerdì 5 Agosto, ore 11.00
Saranno presenti il sovrintendente Gianfranco Mariotti e il prof. Paolo Fabbri

La mostra sarà aperta dal 6 Agosto al 31 ottobre 2016
Orari: 9.30 – 13.00 / 16.30 – 19.00

Gli artisti riuniti quest’anno a Pesaro per un triplice omaggio a Gioachino Rossini, nell’ambito del Festival a lui dedicato, hanno segnato in modi diversi e memorabili la lunga attività dell’Associazione Teatro degli Artisti e della Galleria Franca Mancini. Kosuth, Kounellis, Pistoletto sono stati protagonisti eminenti del percorso originale con cui Les Rencontres Rossiniennes di Pesaro hanno perseguito ogni anno, tra il 1980 e il 2015, «il confronto e la traduzione delle arti plastiche e della musica, lo scontro e il raffronto tra l’Opera e le opere, la scenografia e l’installazione […] con tele e sculture, scritte luminose, diagrammi musicali e fotografie, specchi e video, macchine e manichini, costumi e giardini, scenografie e ritratti» (Paolo Fabbri). La mostra attuale evidenzia, pur con concetti, progetti e stili diversissimi, una comune scelta artistica: un elemento, un’immagine, un segno – il manufatto di Kounellis, la figura di Pistoletto o la parola di Kosuth – è sottratto al contesto originario e trasposto nell’opera d’arte che gli assegna un’altra dimensione di senso e di valore.
Un aspetto fondamentale dell’attività concettuale di Kosuth, sempre fondata su una qualche forma di appropriazione, è ricostruire le relazioni tra gli elementi della realtà, della scrittura e dell’immagine per costruire sensi nuovi , investigando filosoficamente l’autonomia del linguaggio dell’arte . «Ci sono contesti di significato – dichiara l’Artista – tra cui tento di inventare un gioco, di costruire ulteriori significati. La “parte” isolata di Rossini, parola e musica, non è meno Rossini di quanto lo sia il tutto ma produce altre cose, aspettative esperienziali comprese».
«Il lavoro di Kounellis parte dal desiderio e dalle intenzioni – ha scritto Rudi Fuchs – o da un’idea di teatro in cui l’immagine produce il teatro e non già il teatro l’immagine; in cui il teatro è il risultato di come l’immagine deve esprimersi […] È un’idea, quella di Kounellis, formatasi nella convinzione che prima della parola fu l’immagine. Il testo tende a collocarla su uno sfondo statico; egli la vuole invece mobile, e fuori testo. L’immagine teatrale, progredendo nel tempo, può trasformare se stessa».
Tutta l’opera di Pistoletto mira a portare alla superfice dello specchio il momento musicale, per rispondere alla modulazione progressiva della musica rossiniana, con i suoi giochi originalissimi di parallelismi e inversioni. «Le sue invenzioni – sono parole di Bruno Cagli – svelano un percorso musico/visivo del tutto in linea con i fuochi di artificio del vecchio e scanzonato Rossini e con la sua visione “oggettiva” dell’arte del comporre come gioco speculare, montaggio, frammentazione, incastro e quant’altro consente l’atelier di ogni artista, ovviamente diabolico quanto basti».
Durante il Rossini Opera Festival la galleria sarà aperta anche domenica e lunedì pomeriggio.
Per ricevere informazioni sulla programmazione inviare una e-mail a info@galleriamancini.it

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