Sensibilia 8 – Abitare

Galleria nazionale d’arte moderna
Salone dell’Ercole

Viale delle Belle Arti, 131
Roma

Martedì 28 Gennaio 2014, h. 10,00

Maria Vittoria Marini Clarelli (Soprintendente Gnam)
Franco Salvatori (Direttore Dip. di Scienze storiche, filosofico-sociali, dei Beni culturali e del territorio, Università di Roma Tor Vergata)
Saluti di apertura

Tonino Griffero (Università di Roma Tor Vergata)
Introduzione al tema di Sensibilia 2014 – Abitare

Paolo Fabbri (Luiss, Roma)
Prospettare il medium. Cieli, nebbie, paesaggio in Luigi Ghirri

Si abita. Ma che cosa? La lingua, la terra, la casa, la vita, gli abiti. Tutto ciò che – stando all’etimo – frequentemente e continuamente si ha. Abitare eccede però i confini del possesso, dell’avere “un tetto sulla testa”, e in fondo significa anche curare, nonché coltivare sentimenti e stati d’animo (diversi proprio a seconda del tipo di cultura dell’abitare). È manutenere, è risolvere problemi per continuare a mantenere una certa condizione – non da ultimo fissando un confine simbolico e materiale tra il dentro e il fuori, in modo tale da escludere potenze eventualmente ostili (in senso lato) -, che è sempre successiva a un tempo di costruzione (di apprendimento e familiarizzazione) e la cui solidità, talvolta, è tanto più ostentata quanto più scongiura e vela la propria precarietà: una condizione, tra l’altro, alla quale ciclicamente si ritorna alla luce di una temporalità circolare e di una dimensione squisitamente vissuta della spazialità. Ma «abitare» non si riduce neppure a questo.
L’ottava edizione di Sensibilia – Colloquium in Perception and Experience, che si svolgerà lungo l’arco del 2014, intende quanto più possibile dispiegare le molteplici dimensioni di senso di cui il verbo «abitare» è latore, attraverso un’indagine massimamente interdisciplinare (filosofica, estetica, storico-artistica, urbanistica, sociologica, linguistica, semiotica, geografica, ecc.).

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