La Francia celebra Calvino e la creatività degli italiani


Fabio Gambaro, la Repubblica, 26 giugno 1999.


PARIGI La varietà dei dialetti e delle città di cultura in Italia ha sempre stupito e affascinato i francesi, la cui tradizione è invece tutta incentrata sul dominio di Parigi e della sua lingua. Così ha fatto bene Maurizio Scaparro ad organizzare un convegno intitolato “L’Italia delle città, l’Italia delle lingue”, in cui diversi studiosi (tra cui Tullio De Mauro, Dante Isella, Paolo Fabbri e Ugo Volli) hanno provato a sondare la vitalità linguistica delle nostre città. Il convegno è uno dei molti appuntamenti del Théâtre des Italiens, il ciclo di manifestazioni in corso attualmente nella capitale francese. Il programma include anche una serata dedicata a Sciascia. Umberto Eco ha presentato la rassegna su “Bologna, città europea della cultura nel 2000”. Il ciclo coordinato da Scaparro non è il solo segno d’interesse nei confronti dell’Italia. Nei giorni scorsi si è tenuto al Musée d’art du Judaisme un convegno dedicato a Primo Levi, mentre è appena arrivato in libreria Raccontare il Novecento (Presses Universitaires de Caen), a cura di Paolo Grossi e Silvia Fabrizio-Costa, dedicato a “Storia letteraria e letteratura italiana del XX secolo”. Ma l’appuntamento più importante avrà luogo quest’estate a Cerisy la Salle, in Normandia. Dal 14 al 21 agosto, Paolo Fabbri e Yves Hersant coordineranno una settimana di studi dedicata a Italo Calvino, a cui parteciperanno, tra gli altri, Antoine Compagnon, Ruggero Pierantoni, Claudio Milanini, Christine Baron, Mario Barenghi, Martin McLaughlin, Mario Fusco, Massimo Rizzante, Philippe Roger e Bruno Falcetto. A Cerisy sarà presente anche la vedova dello scrittore.

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