Diagrammi in filosofia: G. Deleuze e la semiotica “pura”


Da: Carte semiotiche, n. 9, 2015. Ora in Biglietti d’invito per una semiotica marcata, a cura di G. Marrone, Bompiani, 2021.


Che cosa è un diagramma nella teoria di Deleuze? Si tratta dell’articolazione visiva di un meccanismo visivo in grado di produrre, come una macchina, trasformazioni. Il panopticon è, in questo senso, un digramma, uno schema filosofico astratto che appare però già incarnato (nelle prigioni) e suscettibile di essere riapplicato ad altri contesti (la fabbrica, l’università).
Questo diagramma è una filosofia ed è allo stesso tempo figurativo, si può descrivere visivamente. È da questa idea che Deleuze parte per descrivere le teorie filosofiche (e i rispettivi filosofi) attraverso diagrammi in grado di visualizzarne la forma e la presa significativa. Una tale attività è fondamentale per una semiotica marcata che ha la capacità – se solo ci provasse – di riscrivere con il proprio metalinguaggio la teoria filosofica, in questo modo prendendo posizione su di essa e continuando, con i propri specifici mezzi, la riflessione.

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